Darin in Svezia è una superstar con all’attivo otto album, nel 2022 con i singoli “Can’t Stay Away” e poi con “Superstar” ha conquistato l’Italia; quest’ultimo è diventato il brano indipendente internazionale più suonato dalle radio italiane dell’Estate 2022.
Uscire dai propri confini e ritrovarsi in una rinascita artistica, Darin artista lgbtq+ svedese con ben 8 album all’attivo e una partecipazione all’Eurovision 2013, nel 2022 ha conquistato l’Italia con la sua musica.
Prima con le funky good vibes di “Can’t Stay Away“, poi con l’irriverenza catchy di “Superstar” (prodotta da Stuart Price), e oggi con la suadente dance del nuovo singolo “Satisfaction”, che ci ha ricordato la sexyness di George Michael.
Lo scorso dicembre Darin ha pubblicato “My Purple Clouds” (Energy) il suo nuovo ep, ed è stata l’occasione giusta per scambiarci due chiacchiere.
Ciao Darin, come stai?
Sto molto bene grazie, è un periodo bellissimo.
Ci credo, è la prima volta che ti approcci al mercato italiano e guarda che risultati!
E’ incredibile se penso che non avevo mai pubblicato nulla in Italia prima! Ero molto eccitato all’idea di pubblicare finalmente nel vostro paese, e poi è successo tutto molto veloce, ricordo amici francesi, spagnoli o svedesi che mi chiamavano dall’Italia dicendomi: “La tua canzone è dappertutto!”.
Poi ho avuto modo di appurarlo da me e ancora non ci credo, ho fatto la radio, la tv, la stampa e devo ringraziare anche il mio team favoloso.
Ma torniamo a “My Purple Clouds”, so che sei un fan di Prince, quindi ti chiedo se il “purple” del titolo è anche un omaggio a lui.
La realtà è che vedo sempre le cose a colori, quando scrivo una canzone, quando guardo una persona, vedo colori specifici e la maggior parte delle canzoni che ho scritto per questo ep sono viola, perché le vedo così.
Quando scrivo penso ai miei pensieri come se fossero nuvole e i testi, le storie, le idee, formano questo vasto spazio. Questo ep per me è un grande cielo viola.
Quindi c’è un tema che le lega o è solo un concetto astratto?
Sì, sono tutte canzoni energiche e allegre. Ho cominciato a scrivere questi pezzi durante la pandemia, la prima canzone che ho scritto è stata “Can’t Stay Away” difatti parla proprio di quella situazione, di quando hai bisogno di avere vicino una persona e non ti è permesso vederla.
Volevo una produzione allegra che sollevasse lo spirito, per dare un segnale positivo e dare alle persone la speranza che tutto sarebbe presto tornato come prima.
Per il singolo “Suprstar” hai lavorato alla produzione con Stuart Price, il guru della dance, com’è andata?
E’ stato incredibile lavorare con lui che ha prodotto molte delle canzoni con cui sono cresciuto, è stato grandioso, ed è stato molto facile entrare in connessione con lui, abbiamo cominciato subito a scambiarci idee e ho capito che eravamo sulla stessa lunghezza d’onda.
Sono un perfezionista e non mi stanco mai di lavorare a una canzone fino a quando non è come l’ho pensata, e anche lui è così, era sempre disponibile ad ascoltare le mia visione e a cambiare, ci siamo trovati molto sul modo di lavorare.
Le tue canzoni hanno un lato sensuale, fa parte della tua natura?
Assolutamente si, e credo che faccia parte dell’approccio alla vita in generale. La prima volta che mi sono avvicinato a questo feeling è stato per “Satisfaction”, ma credo sia sempre stata parte di me forse anche per via degli ascolti con cui sono cresciuto.
Madonna, Prince, George Michael hanno sempre flirtato con il loro pubblico e in un modo che nessuno aveva fatto prima.
Chi è stata la tua prima cotta musicale?
Madonna è stata la prima, anche perché mia mamma era una sua grande fan, l’ascoltava sempre e ricordo che registrava tutti i suoi video e li guardava sempre! I miei primi idoli sono stati Michael Jackson e Whitney Huston, che sono stati rispettivamente il mio primo concerto e il primo album che ho comperato.
Ora che sei popolare in Italia, hai avuto modo di esplorare la nostra scena musicale? C’è qualche artista che ti piace e con cui vorresti collaborare?
Mi piace tantissimo Madame, l’ascolto spesso e poi Marco Mengoni ed Elodie che ho conosciuto esibendomi in Italia l’estate scorsa.
Qual è l’ultimo album di cui ti sei innamorato?
Se devo pensare ad un album che ho ascoltato più volte dall’inizio alla fine direi… “Future Nostalgia” di Dua Lipa.